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Giustizia sociale e Consapevolezza Multiculturale


Il terzo valore riguarda l’impegno nella difesa e nella giustizia sociale con attenzione alle relazioni tra individuo e ambiente, in particolare al contesto culturale. L'attenzione al tema della giustizia sociale, alla consapevolezza multiculturale e alle relazioni tra individuo e ambiente costituiscono elementi centrale nella psicologia del counseling. E l'impegno a ciò che viene definito advocacy (= azione intrapresa per supportare un particolare risultato o causa) e alla giustizia sociale; l’enfasi viene posta sull’interazione tra l’individuo e l’ambiente, e non sull’uno o l’altro separatamente, con un'attenzione specifica ai contesti culturali.

Fin dal suo inizio, il counseling psicologico ha considerato attentamente l'impatto e il ruolo della situazione nella vita del cliente (un individuo, un gruppo, un'organizzazione). Non a caso gli approcci teorici che pongono un'enfasi estrema sulle spiegazioni intrapsichiche del comportamento non hanno mai attratto particolarmente gli psicologi counselor.

Questa posizione è di fondamentale importanza perché nel comprendere la natura del problema del cliente e nel definire le strategie d’intervento, occorre necessariamente considerare oltre che le sue caratteristiche ‘interne’ (abilità, preferenze, aspirazioni, ecc.) anche le caratteristiche del contesto ambientale e culturale in cui è immerso e con cui si trova a dover interagire. Fu Lewin nel 1935 a sottolineare che il comportamento umano è funzione sia della persona che dell’ambiente in cui vive e delle interazioni dinamiche tra i due.

Da qui la necessità di dover considerare anche le modalità di interazione tra individuo e ambiente e i problemi ad esse legati, nella piena consapevolezza che ogni individuo può influenzare ed essere influenzato dall’ambiente. Sul piano sperimentale, l’interesse per questo aspetto è dimostrato anche dall’esplosione degli studi scientifici condotti su questo tema. 

Gli psicologi counselor sono stati cruciali nello sviluppo della consulenza multiculturale (Suzuki & Ponterotto, 2008), e delle competenze (Pope-Davis et al., 2003) e delle linee guida (APA, 2003a). 

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Scritto da AICP/ISP
Categoria: Metodologia del Counseling Psicologico
  • giustizia counseling psicologico
  • advocacy counseling psicologico

Focus sull'intera persona e sullo sviluppo globale


Lo psicologo counselor pone enfasi sull'intera persona, considerando l’intero arco di vita e la sua crescita professionale.

Il focus viene posto su tutta la persona, con particolare attenzione allo sviluppo nell’intero arco di vita e alla crescita professionale/lavorativa.

Negli ultimi 60 anni, gli psicologi counselor hanno prestato crescente attenzione ai modelli della psicologia evolutiva perché permettono di far maggior luce sulle normali crisi e sulle opportunità di crescita (Juntunen, 2002). Lo psicologo counselor pone la sua attenzione sui bisogni dell’individuo per tutta la durata della vita, dall'infanzia (Werner & Smith, 1982) alla vecchiaia (Rowe & Kahn, 1998), tenendo in considerazione anche i cambiamenti di vita, l'adattamento a tali cambiamenti (Gibson & Brown, 1992) e alle strategie di intervento per fronteggiare le transizioni (Brammer & Abrego, 1981) e lo stress (Matheny, Aycock, Pugh, Curlette, & Cannella, 1986).

La consulenza psicologica per l’orientamento professionale è al centro del counseling psicologico sin dai primi movimenti di orientamento professionale sorti nella metà del ‘900; al giorno d’oggi, quanto meno nei paesi più ricchi, tipicamente gli individui si trovano di fronte a molte opportunità di indirizzi lavorativi possibili da intraprendere e, poiché la maggior parte degli esseri umani passa una notevole parte della propria vita nello svolgere l’attività lavorativa, scegliere la giusta alternativa tra tante è importante e, per molti, difficile; in questi casi il ricorso ad una consulenza sull’orientamento professionale può essere di grande aiuto.

Sino a poco più di un secolo fa la maggior parte delle persone non si trovava di fronte a tale difficoltà e seguiva le orme professionali dei genitori; ma con la rivoluzione industriale sono sorte nuove possibilità di lavoro che hanno posto gli individui di fronte a nuove possibilità di scelta. Già nel 1908 il riformatore sociale Frank Parsons vide la necessità di sviluppare quello che oggi sarebbe chiamato un servizio di consulenza professionale fondando il suo ufficio vocazionale a Boston per guidare le persone attraverso un processo che si snoda nelle seguenti tre fasi che comportano l'acquisizione di […(1) una chiara comprensione di [se stessi], delle proprie attitudini, capacità, interessi, ambizioni, risorse, limiti e delle loro cause; (2) una conoscenza dei requisiti e delle condizioni di successo, vantaggi e svantaggi, retribuzione, opportunità e prospettive in diverse linee di lavoro; (3) vero ragionamento sulle relazioni di questi due gruppi di fatti. ] (Parsons, 1909).

L'enfasi storica sullo sviluppo della carriera rimane una parte importante del counseling psicologico, ma il campo si è spostato molto lontano dalla semplice valutazione occupazionale.

Da queste idee nacquero successivamente i movimenti psicometrici e l’orientamento professionale che si svilupparono notevolmente negli anni 30 con l’avvento anche dei test psicologici.

Queste tematiche occupano una parte importante nella storia del counseling psicologico e tutt’ora continuano ad avere un ruolo importante.

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Scritto da AICP/ISP
Categoria: Metodologia del Counseling Psicologico
  • focus sulla persona

Enfasi sui punti di forza


 Questo principio costituisce un elemento distintivo primario dello psicologo counselor rispetto ad altre figure professionali nell’ambito della salute mentale.

L’individuo, a prescindere dalla gravità del disturbo o disagio psicofisico di cui soffre, è sempre percepito come una persona che ha dei punti di forza che può usare per migliorare la propria condizione di salute e, più in generale, esistenziale.

Lo psicologo counselor cioè adotta un atteggiamento positivo, caratterizzato da speranza e ottimismo (realistico) che guarda alle potenzialità dell’individuo piuttosto che ai sintomi del disturbo e che, come dissero Jordaan et al. (1968), si basa sulla convinzione che […gli individui possono cambiare, possono condurre una vita soddisfacente, possono essere auto-diretti e possono trovare modi per usare le loro risorse, anche se queste possono essere state compromesse da atteggiamenti e sentimenti invalidanti, maturazione lenta, privazione culturale, mancanza di opportunità, malattia, infortunio o vecchiaia.].

In un suo articolo, Super evidenziò che anche quando si lavora con pazienti gravemente disturbati, lo psicologo counselor tende a cercare i punti di forza e a costruire su di essi. L'assunto di fondo è che anche le persone profondamente disturbate hanno punti di forza, risorse e capacità di coping, e che è prezioso utilizzarle e lavorare con queste risorse, potenziarle, per quanto compromesse e scarsamente sviluppate. 

Martin Seligman, ex presidente dell'American Psychological Association (APA), nel 1998 ricordò agli psicologi che il nostro campo (la psicologia) era diventato unilaterale e innamorato del lato oscuro dell'esistenza umana: […La psicologia non è solo lo studio della debolezza e del danno; è anche lo studio della forza e della virtù. Il trattamento non è solo riparare ciò che è rotto; è nutrire ciò che c'è di meglio in noi stessi..] (Seligman, 1999).

Ciò che sta alla base dell’enfasi sulle risorse e sul funzionamento ottimale del cliente è la ferma convinzione che aiutarlo a scoprire e sviluppare/potenziare i suoi punti di forza e le sue risorse, sarà curativo e trasformativo. Pertanto, rispetto ad altri approcci psicologici, gli psicologi del counseling sono meno interessati a focalizzare più del necessario l’attenzione dell’assistito sulla malattia e sono più interessati ad aiutare gli assistiti a utilizzare le loro risorse per risolvere i loro problemi. Questo sia a livello teorico che pratico.

Infatti, una soluzione e un benessere costruito attraverso le abilità del paziente/assistito è un risultato solido; lo stesso potenziamento delle risorse è di per sé un obiettivo fondamentale che mette l'individuo nelle condizioni di affrontare efficacemente le problematiche presenti e future che richiedono l'uso di quelle abilità.

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Scritto da AICP/ISP
Categoria: Metodologia del Counseling Psicologico
  • counseling psicologico
  • attenzione alle risorse individuo
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